Di Alberto Gruppioni
Praticamente l’ho umiliato – Sto parlando di lui il
numero 46 Maurizio Palmeri . Ma andiamo con
ordine . Stamattina Io e il Tasso ( Manuele
Tasini) siamo arrivati prestino – In piazza Otto
Agosto c’erano ancora tanti parcheggi liberi,
anche se a dir la verità noi abbiamo parcheggiato
in una stradina adiacente. Abbiamo camminato
piano piano verso piazza maggiore e alle otto
avevamo già ritirato il pettorale. Una
organizzazione perfetta e super veloce. Ci
siamo cambiati e dopo aver consegnato gli
zaini al deposito numerato siamo andati in
cerca del Palmeri ma del numero 46 nessuna
traccia – Alle ore 8,30 noi del Pontelungo,
capitanati dal sempre presente (soprattutto
quando ci sono le donne) Giuliano Nervo, ci
siamo trovati c/o la piazzetta dell’orologio per la
foto di gruppo, eravamo veramente in tanti unico
problema nessuno aveva il cellulare e neanche
una fotocamera, fortunatamente qualche scatto
è stato fatto da un pensionato di passaggio che
stava andando a fotografare alcuni cantieri aperti,
credo che difficilmente ritroveremo quel
vecchietto e soprattutto quelle foto, però è stato
bello comunque trovarci. Assieme all’amico
Michele Puopolo, da poco ripresosi da un lieve
stiramento, cominciamo i preliminari:
riscaldamento, allacciatura scarpe sopra un
muretto, ginnastica attaccati ad una ringhiera,
qualche allungo in discesa, e infine ultimo
sgocciolamento (questo di solito viene fatto
più per abitudine che per vera necessità) e
siccome si aspetta a farlo l’ultimo secondo prima
della punzonatura in piazza a Bologna non è
facile. Intanto di lui, il numero 46 ancora nulla
chiedo in giro anche a quelli della suo società
“ Castenaso Druid” ma nessuno lo ha visto. A
questo punto sono già le 9,15 entriamo nei
canapi e sono orgogliosamente fiero di essere
tra i top runner quelli che hanno il pettorale Nero
con un tempo dichiarato sino a 1,25 . Ed ecco
che finalmente lo vedo entrare nel rettangolo di
partenza, capelli lunghi ( troppo neri per essere
naturali) , magrissimo, carichissimo tempo
dichiarato 1,23. La prima cosa che mi dice “ Oggi
ti massacro” . Io non sono sicuro di quello che
potrò fare perché da ieri ho un fastidioso dolore
al polpaccio che tra l’altro si è accentuato durante
la fase di riscaldamento e gli dico un non
convinto staremo a vedere. Ore 9,25 tolgono i
canapi che dividono i vari settori e ci troviamo in
oltre 3.500 accalcati in un lunghissimo
serpentone pronti per la partenza. Il numero 46
è subito dietro di me che mi marca. A proposito
di fare due gocce d’acqua all’ultimo. credo che
il record in questa particolare specialità l’abbia
ottenuto il podista che oggi avevo di fianco
sotto lo striscione della partenza… non ci
crederete a 30 secondi dallo start ha detto
“Ragazzi devo pisciare” .. io pensavo scherza,
invece no, si è messo giù a gattoni in mezzo a
tutti noi, ha tirato fuori l’usbergo da sotto il
braghino da corsa ed è riuscito a pisciare e
sgocciolarlo per almeno tre volte da Guinnes.
Ore 9,30 sparo di partenza, purtroppo
quest’anno i palloncini con i tempi programmati
partono da 1,30, noi del gruppone davanti
abbiamo ambizioni più grandi farla attorno al
tempo di 1,25 (per arrivare nei 100) media
kilometrica 4 minuti. Facciamo un gruppetto di
amici. Io stavolta parto controllando il cardio
frequenzimetro voglio tenere i battiti entro 170
pulsazioni … il numero 46 è attaccato alle mie
scarpe. Passaggio primo kilometro 3,55 ..
troppo veloce rallentiamo un pelino. Passaggio
secondo Kilometro 3,58 bene così .
Manteniamo questa velocità di crociera . Al 5^
chilometro realizzo che dietro non c’è più il
numero 46. Penso starà studiando una nuova
tattica di gara. Io mantengo questa velocità
media anche se la parte in salita la faccio ai
4,10 mentre quella in discesa ai 3,50 il cardio è
sempre li 170 – 175 – Arrivo al passaggio di
metà gara dei 10500 sui 42,30 tenere questa
media sino alla fine vorrebbe dire concludere
esattamente in 1,25 (tempo dichiarato) intanto
del numero 46 nemmeno l’ombra. Cerco di
mantenere il ritmo ma il cardio ,le gambe, e la
testa mi dicono di rallentare perché non ce la
fanno più. Cerco di non perdere troppe posizioni
mi raggiunge un gruppetto e mi accodo ,sto li ora
giriamo ai 4,10 di media al kilometro oramai so
che il tempo finale sarà attorno al 1,26. I pezzi in
salita sono veramente duri ma devo resistere . Al
17 Kilometro sento scalpitare dietro mi giro
terrorizzato … sospiro di sollievo non è il 46.
Finalmente giriamo su via Marconi in leggera
discesa, ma poi girando sulla destra su via
Irnerio ricomincia l’ultimo Kilometro tutto in
salita … giro sulla destra Via indipendenza
ciottolato che non finisce mai mi giro indietro
controllo del 46 neanche l’ombra.. ed ecco la
pedana dell’arrivo tempo 1:26:49. Purtroppo
fuori dal gruppo dei primi 100 per 100 secondi
di ritardo, ma pur sempre secondo di categoria.
E poi la più grande delle soddisfazioni avere
strabattuto l’amico Palmeri il numero 46 arrivato
come si dice “dopo la puzza “ con un tempo di
1:32:28. E proprio vero visto come è andata
stavolta si può dire Palmeri… VAI LENTINO!